Visioni e ricordi di Pablo Picasso tra le vie della sua Málaga

Visioni e ricordi di Pablo Picasso tra le vie della sua Málaga

da Viaggi arte de ilsole24ore.com del 17 gennaio 2023

di Mariateresa Montaruli

Visioni e ricordi di Pablo Picasso tra le vie della sua Málaga

L’8 aprile ricorrono i 50 anni dalla morte dell’artista, evento che sarà celebrato nei tanti luoghi del mondo dove ha lasciato un segno indelebile. Come la città andalusa dove nacque nel 1881

Destinato a diventare il camaleonte che influenzerà tutta l’arte dopo di lui, Pablo Picasso nasce il 25 ottobre 1881 in una Málaga agricola, ritualistica e religiosa. Il mare Mediterraneo lambiva l’irregolare Catedral, le barche raggiungevano a remi il mercato del pesce di Atarazanas e le “gelosie” in ferro dei balconi oscuravano i salotti della nuova borghesia. Tra mura che furono arabe, Málaga recitava poesia nei cafés cantantes. Picasso, il cognome di origine ligure delle madre, che l’artista assunse rifiutando l’accademismo della pittura del padre, nasce in un palazzotto ottocentesco fuori quelle mura, con tre camere e un salottino affacciati sull’ariosa Plaza de la Merced. In quella piazza cominciò, bambino, a incidere segni nella terra battuta.

Mostrando una vocazione precocissima, iniziò con l’osservare il padre nello studio-colombaia di calle S. Augustin, dove oggi sta nascendo la nuova Biblioteca Comunale. «Il mio primo ricordo di Malaga è la luce», avrebbe poi riferito all’anarchica femminista Mercedes Guillén. Ma dalla città della Costa del Sol il pittore delle continue incursioni in tanti mezzi espressivi se ne andò presto, a 9 anni, per tornarci poche volte in vacanza in una finca di collina.

La storia lo ritrova nel 1891 adolescente a La Coruña, studente a Madrid, contestatore bohémien a Barcellona, poi pittore affermato a Parigi, già brutale distruttore della bellezza classica. Con il Franchismo cui era ostile, si autoesiliò nel sud della Francia cercando la stessa trasparenza di luce dell’Andalusia affacciata sull’Africa. Guernica, opera commissionata dal Governo Repubblicano per il padiglione spagnolo dell’Expo di Parigi del 1937, ispirata al bombardamento tedesco della città basca, diventa il suo manifesto politico…

 

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