PROGETTO ALLEA
Favria (Torino)

by Architetto Davide Fornero – Architetto Paolo Morozzo – Architetto Alberto Veglio

Lo studio DF+A è stato incaricato dal Comune di Favria (Città Metropolitana di Torino) per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica (p.f.t.e.) ai fini dei lavori di riqualificazione dell’area pedonale urbana di C.so Matteotti e relative aree verdi pertinenziali.

Lo studio si è da subito prodigato con grande passione nella redazione del progetto caratterizzato,in prima istanza, da un’accurata ricerca sull’evoluzione storica dell’area in oggetto al fine di comprenderne la genesi.

Per quanto concerne Il viale pedonale sopra descritto, denominato “Allea”, ubicato tra la SP.35 – Corso Giacomo Matteotti ed il contro viale della Rimembranza, si evidenziano delle problematiche di degrado principalmente sullo stato manutentivo della pavimentazione, formata da marmette in cls, nonché della cordolatura in cls ed in pietra.

La presenza di piante ad alto fusto, della specie Celtis australis, risulta apparentemente in buono stato conservativo anche se una buona parte dell’apparato radicale è visivamente sopraelevato rispetto al piano di campagna in diversi punti. Le probabili cause di tale sviluppo verticale dell’apparato radicale fuori terra succitato potrebbero essere imputate sia dalla ridotta superficie impermeabile non pavimentata sia dalla presenza della sottostante copertura e struttura della preesistente roggia. L’apparato radicale succitato si è sviluppato superficialmente anche in orizzontale causando lo spostamento dalla sede originaria di varie marmette autobloccanti della pavimentazione cementizia e di alcuni cordoli sia in cls che in pietra. Sono, inoltre, presenti rade specie arbustive che hanno subito, probabilmente con il trascorrere del tempo, vari danneggiamenti riducendole ad uno stato precario e senza soluzione di continuità sia geometrica che visiva. Sotto il viale alberato, la copertura della roggia è costituita da una volta in calcestruzzo ed, in questo tratto, lo spessore dalla chiave di volta al piano di calpestio, pavimentazione compresa, è di circa 50 cm. Sono inoltre presenti griglie carrabili di raccolta dell’acqua piovana e di ispezione della roggia che evidenziano un avanzato degrado principalmente delle strutture di ancoraggio (telai metallici). Sono, inoltre, presenti nell’area in oggetto delle segnaletiche verticali, cestini e panchine. La raccolta delle acque meteoriche dell’Allea avviene in parte attraverso le succitate griglie poste sulla roggia ed in parte da quelle presenti a scolo nel controviale e sul Corso principale. Gli interventi di progetto sono stati concepiti sia per la risoluzione delle problematiche riscontrate e sopra specificate, sia per dare una nuova “veste” allo stesso viale alberato attraverso una concezione tipologica più fluida e contemporanea riassumibile con la realizzazione di una nuova pavimentazione formata da due diverse gamme quali i cubetti in pietra di luserna ed una pavimentazione continua gettata in opera in graniglia ed inerti quale granito, quarzo e marmo, di nuove griglie metalliche, rinnovate alberature, aiuole, arbusti, aree a prato, nuove cordonature in pietra di luserna, nuove bordure in acciaio corten, modulate e lavorate su disegno con un andamento sinuoso, un nuovo impianto di irrigazione e nuovi arredi urbani quali panchine, cestini, porta cicli di design. Lo scopo del concept progettuale, è stato quello di creare, lungo l’intero percorso pedonale, due nuove “agorà” cioè aree di condivisione

e socializzazione composte dalle nuove sedute disposte in modo che i futuri fruitori possano trascorre il tempo sia conversando sia meditando in una nuova dimensione naturalistica, pur essendo nell’area centrale del Comune.

crediti fotografici: Veglio Alberto