Italia, le aste antiquarie premiano le opere di alta epoca, rinascimentali e caravaggesche

Italia, le aste antiquarie premiano le opere di alta epoca, rinascimentali e caravaggesche

da www.ilsole24ore.com del 26 maggio 2018
di Stefano Cosenz

Opere rare con particolare pedigree dominano la scena del mercato nazionale dell’antiquariato, come antichi disegni illustranti scenografie teatrali, rari dipinti di maestri quasi totalmente musealizzati o sconosciuti sul mercato. Vincenti le opere di Alta Epoca, il Cinquecento e la pittura caravaggesca. Un grande supporto al successo nelle vendite di opere italiane proviene dai collezionisti europei.
Rarità e mitologia. Nell’asta di arredi, dipinti e oggetti d’arte dell’11 aprile presso Aste Bolaffi di Torino, sono stati i lotti più rari e curiosi, soprattutto quelli con una storia particolare o appartenenti a personaggi celebri, ad avere maggiore successo. Se il top lot è risultata una grande scena mitologica (147 x 218 cm) eseguita nella seconda metà del XVII secolo da Lorenzo Pasinelli, “Amore disarmato dalle ninfe di Diana”, aggiudicata a 60mila euro, un importante riconoscimento è stato attribuito anche all’imponente candelabro in argento donato nel 1941 dall’allora ministro degli Esteri Galeazzo Ciano al suo omologo giapponese Josuke Matsuoka(venduto per 20.700 euro) e al cassettone piemontese del XVIII secolo di Gustavo Rol, celebre antiquario torinese di fama internazionale (realizzo 12.500 euro). Si riscoprono le vedute italiane dell’Ottocento, come un dipinto di Antonio Zona con una scena ambientata nella laguna di Venezia (18.750 euro). Bruciate le stime per gli antichi disegni e scenografie. Si è conclusa brillantemente l’asta presso Il Ponte Casa d’aste di Milano la vendita dedicata ai Disegni di Antichi Maestri e Scenografia del 18 aprile con un fatturato di 408mila euro, il 67% di lotti venduti e con il 234% del venduto sul valore. “Un’occasione unica per apprezzare questa vasta e pregiata collezione di disegni, realizzati nei secoli XVIII e XIX, per le scenografie delle rappresentazioni teatrali” riferisce il direttore del dipartimento Arredi, Valeria Agosto. Numerosi lotti hanno raggiunto risultati particolarmente significativi: tra le scenografie si segnalano i lavori di Ferdinando Galli Bibiena, “Atrio di grande palazzo con colonne e scalone”, penna e inchiostro bruno acquerellato, 372 x 532 mm del 1719, aggiudicato per 50mila euro contro una stima di 2.500-2.800 euro e “Cortile di palazzo con colonne e statue, penna e inchiostro bruno acquerellato, 375 x 530 mm, del 1720, aggiudicato per 18.750 euro contro una stima di 2.800-3.200 euro, e di Giovanni Battista Gaulli detto il “Baciccia”, “Cristo in comunione con una santa”, penna e inchiostro bruno acquerellato, 374 x 227 mm, aggiudicato per 18.750 euro contro una stima di 5-6mila euro…

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