17° MOSTRA DI ARCHITETTURA – VENEZIA 2021 – ITALY

17° MOSTRA DI ARCHITETTURA – VENEZIA 2021 – ITALY

da Redazione de ilsole24ore.com del 21 maggio 2021

Spazi capaci di reinventarsi: il Padiglione Italia, How to Spend it e il Triangolo Verde

Apre al pubblico dal 22 maggio l’edizione della Biennale di Venezia curata da Hashim Sarkis. Fra le Comunità resilienti, è protagonista Peccioli, la discarica-teatro.

Ci sono tanti modi di sposare l’innovazione: a volte la ricerca parte da un luogo, altre volte da una visione, spesso da entrambe. Sono già passati tre anni da quando il Triangolo Verde di Peccioli è stato scelto da How to Spend it per realizzare il primo shooting di moda all’interno di un simbolo dell’economia circolare e rigenerativa, chiamando a raccolta i migliori brand del lusso, da Gucci a Bottega Veneta, da Prada a Fendi, da Valentino a Bulgari.

Allora questa scelta dirompente era stata la testimonianza di un’alleanza tra green fashion e green economy, proprio all’indomani della Carta per la sostenibilità della moda, firmata al Vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Katowice.

Oggi lo stesso luogo è protagonista della 17. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, che apre al pubblico dal 22 maggio. La discarica modello, in Valdera, che di giorno tratta mille tonnellate di rifiuti e di sera si trasforma in uno spettacolare anfiteatro da mille posti per musica e teatro, è entrata a far parte dei 14 progetti che compongono il Padiglione Italia.

L’obiettivo generale è di riflettere sulla resilienza delle comunità e i modi di recuperare nuove forme di interazione tra spazio urbano e territorio produttivo. How will we live together? Questo l’interrogativo posto dal direttore dell’edizione 2021 della Biennale, Hashim Sarkis. Una domanda su cui il Padiglione Italia ha fatto confluire linguaggi diversi, sperimentazioni interdisciplinari fra botanica, agronomia, biologia, arte, medicina e ha risposto con un progetto corale, o meglio con una selezionata galassia di progetti, che mette al centro, come sfida prioritaria, la crisi climatica.

“Questo Padiglione non vuole dire che cos’è l’architettura. Se cercate lo stile, se cercate l’omogeneità, qui non li troverete. Al contrario troverete domande. E, spero, troverete un ambiente che sia in grado di stimolare la creatività, soprattutto quella delle giovani generazioni”, ha spiegato Alessandro Melis raccontando le “sotto comunità”, laboratori, centri di ricerca e team di esperti, a cui sono state affidate le quattordici tappe del percorso espositivo…

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