ARTE SOTTO IL MARTELLO Il mercato globale dei grandi nomi si risveglia da Christie’s
da Arteconomy de ilsole24ore.com del 12 luglio 2020
di Giovanni Gasparini
Quattro mini-aste serali in successione portano 421 milioni di dollari grazie anche alle oramai indispensabili garanzie
L’asta globale di arte Moderna e Contemporanea proposta da Christie’s in fasi consecutive nelle quattro location principali della casa d’aste nel corso del 10 luglio col favore dei diversi fusi orari ha soddisfatto la domanda globale per il segmento alto del mercato, nonostante l’insolita esecuzione dovuta alla crisi sanitaria sia durata oltre quattro ore per soli 80 lotti.
Sebbene le quattro aste intitolate «ONE: A Global Sale of the 20th Century» siano avvenute con diversi banditori e secondo le regole e valute locali, e i lotti fossero visibili presso le rispettive sedi, il progressivo dei lotti e i risultati ne fanno un insieme unico, con un totale di 421 milioni di dollari (verso la stima alta di 440 milioni) per i 74 lotti venduti degli 82 proposti, con una media di realizzo appena sotto ai 6 milioni di dollari per ciascun lotto ed una top ten tutta a otto cifre. Un ottimo risultato di per sé, ma ben al di sotto della metà dei valori storici se messo in relazione con le aste che normalmente si tengono a maggio e giugno sostituite da questo. Il format serale è stato poi seguito da una Post-War and Contemporary Art Day Sale che ha aggiudicato 30.862.000 dollari portando così il totale a 451.803.042 dollari. All’asta globale online hanno partecipato attraverso il canale LIVE di Christie, oltre ai bidder al telefono con gli esperti più di 80.000 persone e 60.000 attraverso i social media in Asia. Le garanzie
Ricostruire l’enorme quantità delle garanzie associate ai lotti, in assenza di cataloghi stampati e con cataloghi online modificabili da cui spesso ‘scompaiono’ i lotti, richiede pazienza e può non esser preciso al 100%, ma il ruolo delle garanzie per convincere i venditori e per evitare invenduti è divenuto essenziale e strutturale. In questo caso ne abbiamo contate ben 38, oltre la metà dei lotti venduti, con ben pochi lotti principali giunti in sala non protetti da un rilancio irrevocabile, che sembrerebbe esser stato decisivo in almeno 19 casi. Solo un’opera consegnata a Parigi non era sottoposta a garanzia. Dei primi dieci risultati solo uno non è stato influenzato dalla presenza di garanzie, il lavoro di Ed Ruscha del 1962 …