Rubens a Palazzo Te, fenomenologia di una conversione

Rubens a Palazzo Te, fenomenologia di una conversione

da Cultura Arti Visive /servizio / de ilsole24ore.com del 5 dicembre 2023

di Alessandro Turci

Rubens a Palazzo Te, Pittura, trasformazione e libertà, a cura di Raffaella Morselli, Mantova – Palazzo Te, fino al 7 gennaio 2024

Con mirabile eleganza le tele di Pieter Paul Rubens, il “colto umanista universale” adornano l’autunno di Palazzo Te. Curata nel dettaglio la mostra firmata Raffaella Morselli conferma Mantova e i suoi rinnovati giardini in stile Tuileries – con tanto d’iconiche chaises vertes – tra i migliori circuiti d’arte europei.

Per Rubens, Mantova, rappresenta sempre un ritorno. Qui il fiammingo ha soggiornato, mesmerizzando la fantasia prima e la tavolozza poi, nella contemplazione dei Giulio Romano, dei Correggio e della collezione isabelliana: tutti tesori a lui disponibili a Palazzo Ducale e a Palazzo Te.Se la legacy di Giulio Romano rese formidabile il soggiorno di Rubens alla corte dei Gonzaga, oggi la rende rivelatrice. Lo fa grazie a un percorso espositivo filologico e vivace, dove è tangibile il fascino che le botteghe italiane ebbero sul genio educato ad Anversa.

Palazzo Te

Lo scopo della mostra è d’altronde netto. E certamente riuscito: mostrare e rendere limpide le corrispondenze tra le opere di Rubens e le istanze decorativo-iconografiche di Palazzo Te. Si tratta, senza mezzi termini, di una conversione. Quella del pittore delle Fiandre, puro fiammingo negli stilemi degli esordi che via via, venendo a contatto con l’Italia (la Serenissima prima, Mantova poi) assorbe quelli rinascimentali per diventare infine il Rubens compiuto del proto barocco e della maturità artistica…

 

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