VILLA S&M
Città Metropolitana di Torino
by Architetto Davide Fornero
Lo studio DF+A è stato contattato per seguire l’ambito di progetto artistico e architettonico della ristrutturazione di una villa di proprietà nella prima cintura di Torino. Lo stato attuale dell’immobile, costruito agli inizi degli anni ‘60, risulta essere molto vissuto e dona poco respiro all’uso giornaliero. Vincolo principale: due pilastri in cemento armato al centro della pianta quadrata dell’abitazione.Sulla base di un progetto edilizio, l’intervento proposto vuole razionalizzare principalmente gli spazi al piano terra, nei quali sono localizzati gli ambienti destinati all’utilizzo diurno.Il vincolo dei pilastri centrali diventa il fulcro del progetto: attorno a questi due elementi, infatti, vengono distribuite la zona soggiorno con ingresso principale, la zona pranzo e la zona cucina. Tre soluzioni diverse rendono protagonista gli elementi strutturali centrali: possono diventare un setto rivestito a specchi, oppure rivestito di boiserie, oppure trasformarsi in spazio espositivo per l’alloggiamento di un’opera d’arte.La zona soggiorno, già nello stato di fatto, nonostante l’esposizione verso Sud risulta essere poco illuminata. Per questo motivo, le finestre del piano terra sono state trasformate in porte finestre, così favorire maggiormente un’illuminazione naturale degli ambienti interni ed avere un collegamento diretto con il parco esterno. Questa soluzione ha inoltre generato la possibilità di pensare ad un loggiato esterno, in affaccio sul giardino di proprietà. La copertura di tale loggiato, al primo piano diventa un terrazzo per le camere, precedentemente sprovviste di un accesso all’esterno. Gli interventi in aggiunta verso l’esterno servono, inoltre, per aggiornare l’aspetto esteriore dell’immobile. Al piano terra viene rimosso il rivestimento in pietra per lasciar spazio ad una superficie intonacata con colori neutrali e alle grosse vetrate. Inoltre, il pavimento ed il controsoffitto del loggiato sono pensati in doghe di materiale composito.
crediti fotografici: Morozzo Paolo