Il sogno veneziano di Vittore Carpaccio

Il sogno veneziano di Vittore Carpaccio

da cultura arti visive de ilsole24ore.com del 5 aprile 2023

di Silva Menetto

La retrospettiva veneziana dedicata al pittore, al Palazzo Ducale fino al prossimo 18 giugno, punta a fornire una nuova lettura della poetica dell’artista

Dire Vittore Carpaccio è dire Venezia. Viene subito in mente quel leone fiero, simbolo della Serenissima, andante con due zampe sulla terraferma e due zampe nell’acqua della laguna, testimone del dominio sui mari e sui territori dell’entroterra. Dietro al leone si distinguono Piazza San Marco, le isole, i velieri.
E’ tutta racchiusa lì, in quel grande telero del 1516, la mitologia di Venezia, lo spettacolo sfarzoso della Repubblica che all’epoca era davvero una potenza europea al suo apogeo economico e culturale.

Vittore Carpaccio (1465 ca. – 1525 o 1526) è stato il pittore che meglio di chiunque altro è riuscito a raccontare il sogno di Venezia, l’aura della Serenissima tra fantasia e realtà, maestro nel descrivere dettagli delicati e attimi di vita quotidiana così come cerimoniali solenni e scene di massa.

La prima grande monografica dedicata a Carpaccio risale al 1963: a Palazzo Ducale di Venezia, curata dallo storico dell’arte Pietro Zampetti. Una mostra che fece epoca, tanto da ispirare Giuseppe Cipriani a battezzare col nome del pittore quello che sarebbe diventato uno dei piatti più famosi del suo Harry’s Bar.Improvvisamente Carpaccio divenne un pittore “pop”, la sua monografia entrò nelle case degli italiani nelle collane vendutissime de “I maestri del colore” e “I classici dell’arte”.

Palazzo Ducale

Da allora sono trascorsi 60 anni e Palazzo Ducale torna a ospitare Vittore Carpaccio con una nuova grande retrospettiva che ha l’ambizione di dare del pittore una lettura nuova, meno scontata, anche sulla scorta di recenti restauri rivelatori e della scoperta di alcuni significativi inediti.

National Gallery di Washington

La collaborazione con Washington“Vittore Carpaccio”. Dipinti e disegni”, allestita nell’Appartamento del Doge fino al 18 giugno 2023, è promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione con la National Gallery di Washington. La curatela del progetto è stata affidata a Peter Humfrey, uno dei maggiori studiosi di Carpaccio, con Andrea Bellieni, curatore dei Musei Civici di Venezia, e Gretchen Hirschauer, curatrice della pittura italiana e spagnola alla National Gallery di Washington.Fino al 12 febbraio scorso la grande esposizione era stata ospitata a Washington con grande successo di pubblico, come già era successo per la mostra dedicata tre anni fa a Jacopo Tintoretto. La fortunata collaborazione ora si ripropone in questa mostra che riunisce opere di Carpaccio provenienti da musei e collezioni internazionali e da chiese degli antichi territori della Serenissima, dalla Lombardia all’Istria, alla Dalmazia…

 

Condividi questo post