Anversa: città laboratorio di diamanti, libri e architetture mozzafiato

Anversa: città laboratorio di diamanti, libri e architetture mozzafiato

da Viaggi City break nelle Fiandre de ilsole24ore.com del 07 novembre 2022

di Enrico Marro

Nel secondo porto d’Europa il centro medievale abbraccia i boulevard ottocenteschi, il Fashion District e il design avveniristico delle archistar

È il secondo porto d’Europa, ma anche il primo hub mondiale nel commercio di diamanti. Nel Cinquecento rappresentava «il centro dell’economia» (parola di Fernand Braudel, lo storico francese degli Annales), ma ancora oggi qui puoi incontrare gente di oltre 170 nazionalità.

E ammirare le due più antiche macchine da stampa del mondo, fabbricate intorno all’anno domini 1600 e conservate tra le pareti in pelle dorata del museo Plantin-Moretus, patrimonio Unesco con i suoi arazzi, i dipinti e soprattutto migliaia di libri di valore inestimabile.

A mezz’ora di treno dall’aeroporto di Bruxelles, Anversa è un tesoro nascosto. Un crocevia di culture e identità raffinato come la sua cioccolata, dove i tesori della monumentale Cattedrale gotica (quattro Rubens tra tutti) e della piazza gioiello Grote Markt con al centro la Fontana di Brabo (l’eroe romano che secondo la leggenda sconfisse il gigante Antigoon), scivolano nel fiume Schelda mescolandosi con il Castello di Pietra, con l’avveniristico museo Mas in arenaria rossa e con la splendida skyline della Port House a forma di vascello-diamante, diventata il nuovo simbolo della città.

A ogni angolo una sorpresa

Attorno alle architetture eclettiche di primo Novecento della stazione ferroviaria, la zona ebraica dei tagliatori di diamanti cede il passo ai grandi viali ottocenteschi diretti in centro, che scivolano nelle pittoresche vie del quartiere latino, tutte moda e caffè, quindi nei vicoli medievali del cuore della città e infine nell’abbraccio con il fiume Schelda. Che apre l’orizzonte verso l’infinito.

La «piccola Parigi» del quartiere Zuid

Non è facile raccontare la seconda città belga. Proviamo a farlo dagli angoli meno conosciuti come il quartiere Zuid (“Sud”), una piccola Parigi modello Belle Époque costruita per la media borghesia sulle rovine di un colossale castello spagnolo con i suoi cinque bastioni a forma di stella, la Cittadella, progettata dall’ingegnere italiano Francesco Paciotti nel Cinquecento e finita di demolire nel 1881 …

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