Cresce il mercato delle aste in Italia

Cresce il mercato delle aste in Italia

da Arteconomy de ilsole24ore.com del 29 gennaio 2023

di Silvia Anna Barrilà e Marilena Pirrelli

Incrementi a doppia cifra per la maggior parte degli operatori grazie la moltiplicarsi del valore sotto il martello. Le attese per l’anno in corso

Il mercato delle aste di arte e di beni da collezione in Italia registra il secondo anno consecutivo di crescita dopo l’emergere della pandemia. Dieci case d’asta hanno segnato incrementi a doppia cifra con diversi top performer: Finarte +43,4%, Farsetti +38,8%, Christie’s +35,3% e Sotheby’s + 33,1%. Cambi ha guadagnato il primo posto, scalando due posizioni, con un aggiudicato di 42.238.000 diritti inclusi (+15,4%), nonostante solo il 58% di venduto per lotti, riscattato però dal 129% di venduto in valore. Pandolfini perde la prima posizione aggiudicando 39.125.000 (-15,9%), scivola anche Il Ponte dalla 2ª alla 6ª posizione con una battuta d’arresto. In generale tutte le case d’asta hanno moltiplicato il numero di aste, fisiche, online e ibride, e progettano quest’anno di accrescere ancora quelle online e on demand. La tenuta del venduto per numero di lotti è discreta, mentre molte hanno moltiplicato i risultati in valore.

I nuovi clienti e le operazioni straordinarie

In tanti hanno dichiarato, come Ansuini, di aver registrato nuovi clienti, a conferma che in Italia vendere o comprare in asta non è più un tabù, ma un modo per raggiungere il maggior numero di potenziali acquirenti mettendoli in gara. E i clienti sono giunti, spesso da piazze internazionali come Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Svizzera e Germania, pochi invece i clienti cinesi (a seguito dei limiti massimi annuali ai bonifici verso l’estero imposti dal sistema bancario) e assenti prevedibilmente i russi, tranne forse per Wannenes che ha segnalato un buon risultato nell’asta sull’Arte Russa e sul Realismo Sovietico. Da notare due operazioni straordinarie nell’anno in un comparto molto frammentato: Finarte ha acquisito Czerny’s e Gruppo Banca Sistema, tramite la controllata Kruso Kapital SpA, Art-Rite. «Ha premiato – spiega l’amministratore delegato Attilio Meoli – la collaborazione con gli operatori e le istituzioni del sistema finanziario per l’investimento in opere d’arte in quanto asset class e ora puntiamo all’integrazione con le dinamiche del Gruppo Banca Sistema»…

 

Condividi questo post