Panorama: vince il dialogo tra i galleristi

Panorama: vince il dialogo tra i galleristi

da Arteconomy /servizio / l’Aquila de ilsole24ore.com del 10 settembre 2023

di Marilena Pirrelli

La mostra diffusa prodotta da Italics e curata da Cristiana Perrella per la prima volta in una città in via di ricostruzione, non ancora turistica, apre spazi pubblici e privati per l’arte antica e contemporanea

Alla sue terza edizione, dopo Procida e Monopoli, Panorama a L’Aquila, la mostra diffusa dal 7 al 10 settembre promossa da Italics, consorzio di 70 gallerie italiane e internazionali presenti in Italia, vince la sfida più difficile: mettere in dialogo – in una città attraversata da cantieri e da edifici ancora puntellati e off limits – l’artica antica con quella contemporanea. Tradotto in relazioni e comportamenti sociali significa riuscire a far collaborare con spirito creativo e innovativo operatori dell’antico con galleristi del contemporaneo, creare sintonie e sottolineare differenze tra opere storiche e produzioni del presente, tante create ad hoc da artisti venuti qui a lavorare e impegnati in performance come quella di Jacopo Benassi, dove la musica ha avuto un ruolo chiave. A Palazzo Rivera un diavolo o un angelo ribelle cadente di un scultore napoletano (cerchia di Luca Giordano) del 1660-80 circa (Botticelli Antichità) ha ballato al suono del rap di Beatrice Marchi di «Never Be My Friend», 2014 (Federico Vavassori).
Brava la curatrice Cristiana Perrella che ha saputo trovare la complessa sintesi e bravi i galleristi del board di Italics, in primis Lorenzo Fiaschi Pepi Marchetti Franchi insieme a Carlo Orsi, Franco Noero, Francesca Kaufmann e molti altri, che hanno saputo superare le obiettive difficoltà di lavorare a L’Aquila e richiamare qui un pubblico non turistico o modaiolo, ma appassionato di tutti i periodi dell’arte che con in mano la guida di Panorama ha proseguito il percorso di visita alla scoperta di chiese, fontane e piazze di un territorio ormai noto solo per il terremoto dell’aprile del 2009.
Sebbene la maggior parte delle gallerie di Italics siano di contemporaneo, l’esperienza nelle vestigie antiche de L’Aquila fa bene sperare per la prossima edizione, che dicono avrà sede al nord, in un piccolo comune, forse in Liguria, nella scelta d un curatore di arte antica. In viaggio a L’Aquila il professor Carlo Falciani, esperto di Bronzino, ha visitato la mostra e incontrato molti galleristi a cena. Potrebbe essere un possibile candidato per il prossimo anno?

«Per i galleristi di Italics è una straordinaria occasione di crescita, che ci ha dato la possibilità di imparare dalle nostre differenze, di unirci e collaborare attorno a un obiettivo comune, ma soprattutto di andare oltre lo stereotipo dei galleristi – mercanti, dimostrando la nostra capacità di dare vita a un progetto culturale unico per importanza e internazionalità» dichiara Lorenzo Fiaschi, presidente di Italics.

«Il dialogo nella diversità è l’elemento che più mi piace di Panorama – spiega la curatrice Cristiana Perrella –. La sfida di mettere in relazione opere, luoghi, persone, conoscenze, la storia con la contemporaneità, il quotidiano e il monumentale, e attraverso questa moltiplicazione dei punti di vista, uniti però da un unico progetto, generare una visione nuova di un luogo. L’Aquila è stata una città perfetta per un evento di questo genere perché è piena di storie da raccontare, di cose da scoprire, molto diverse e spesso inaspettate. La sua stessa storia di fondazione poi è simbolica: nasce come l’insieme di molti castelli del contado – la leggenda vuole fossero 99 come poi simboleggiano Le Fontanelle – che nel XIII secolo, per ribellarsi al potere feudale, superano i particolarismi e si uniscono a formare una città che secoli dopo diverrà una delle capitali del Regno Borbonico»…

 

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