Picasso in punta di matita in mostra al MASI di Lugano
da www.ilsole24ore.com del 20 marzo 2018
di Gabriele Biglia
Datemi un museo e io ve lo riempirò!” diceva Picasso. Vera o apocrifa che sia questa citazione, se contassimo pazientemente la torrenziale produzione di disegni, incisioni, dipinti, sculture creati da Picasso durante la sua lunga vita e solo in parte catalogati nel ”palazzo non finito” che è il catalogue raisonné di Christian Zervos che conta 16mila lavori (il compendio più vasto esistente delle sue opere), ci renderemmo conto che il maestro non la sparò poi così grossa.
Di musei, con le sue opere, Pablo Picasso (Malaga, 1881 – Mougin, 1973) ne ha riempiti molti dopo la sua scomparsa avvenuta 45 anni fa, e le esposizioni a lui dedicate che ciclicamente musei e gallerie d’arte di tutto il mondo organizzano ogni anno, continuano ad attrarre un pubblico sempre più appassionato. Forse perché, in fondo, molti aspetti della vasta produzione del pittore andaluso, che abbraccia otto decenni, non sono stati ancora adeguatamente indagati, come dimostra la personale inaugurata da pochi giorni a Lugano al Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI) intitolata “Picasso. Uno sguardo differente” in corso…….