Luci, passioni e architetture: l’anima vibrante di Valencia

Luci, passioni e architetture: l’anima vibrante di Valencia

da servizio 24 viaggi City break de ilsole24ore.com del 12 luglio 2023

di  Federico De Cesare Viola

Arte, mercati, parchi e chef d’avanguardia nella città più vivibile del Paese e che sarà capitale verde d’Europa nel 2024

Vele e vestiti svolazzanti, bambini che sguazzano e corrono sull’arenile, pescatori al lavoro sulle barche: la vita d’estate a El Cabanyal – la spiaggia che tutti preferiscono chiamare Las Arenas – è stato uno dei temi prediletti da Joaquín Sorolla, il “pittore della luce” a cui il Museo de Bellas Artes di Valencia dedica, nel centesimo anniversario della sua morte, una mostra imperdibile con 46 opere provenienti dalla collezione privata Masaveu, in programma fino al prossimo primo ottobre. È invece sulla sabbia fina de la Malvarrosa, durante il servizio militare, che Antonio Vega scrisse la melodia di La chica de ayer, super classico dei Nacha Pop, il gruppo spagnolo definitivo degli anni 80 (se non vi dice granché è perché, evidentemente, vi siete persi la movida madrilena dell’epoca).

Le spiagge cittadine sono solo uno dei molti motivi per cui a Valencia è frequentemente assegnato da diverse (e più o meno attendibili) classifiche il primato di città più vivibile di Spagna. Ma anche senza ricorrere a criteri oggettivi e misurabili, bastano ventiquattro ore per accorgersi che questa è una città accogliente, profondamente mediterranea, attaccata alle sue radici ma tesa all’innovazione, e che qui è molto più facile che altrove trovare il proprio ritmo e assecondare le proprie passioni – che siate melomani, runners, surfisti o gastronomi…

 

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